Meno chilometri percorsi dai mezzi di trasporto e niente più passaggi annullati in caso di imprevisti: Falconara all’avanguardia nella gestione ambientale grazie all’impiego dell’innovazione digitale di DNA Ambiente.
La realtà tende a essere più complessa di come la vediamo. Pensiamo al mezzo che, come da calendario, sentiamo passare sotto casa per raccogliere i nostri rifiuti. Affinché quel camioncino possa completare il suo giro, è necessario un grande lavoro di pianificazione, che deve tenere conto di moltissime variabili, tra cui gli operatori disponibili, il numero di prese da effettuare, i percorsi.
In Italia il 70% delle aziende di gestione ambientale si affida ancora a una pianificazione manuale delle attività di spazzamento e raccolta rifiuti. Ma basta una strada chiusa per lavori o un guasto a un mezzo per mandare all’aria tutte le previsioni: un sistema inefficiente, che non solo è tra le principali cause di aumento dei costi, ma genera anche disagi e sfiducia negli utenti. È per questo che molti Gestori stanno adottando soluzioni digitali per automatizzare i processi di pianificazione e ottimizzare i giri di raccolta.
Il modello Falconara
Tra questi c’è Marche Multiservizi Falconara, che si occupa dei servizi di igiene ambientale a Falconara Marittima e in altri 5 Comuni della provincia di Ancona. L’utility ha scelto come partner tecnologico l’ecosistema integrato DNA Ambiente per gestire e ottimizzare i giri di raccolta grazie a un impiego innovativo della cartografia e dell’Intelligenza Artificiale.
“In un momento in cui tutti parlano di Intelligenza Artificiale, DNA Ambiente è l’unica realtà del settore ad avere al proprio interno una società, cioè HPA, che si occupa unicamente di intelligenza artificiale, andando a integrare in modo nativo i software di tutte le aziende del gruppo” – Stefano Di Persio, amministratore delegato di HPA
L’Intelligenza Artificiale per ottimizzare i giri di raccolta
Il software di ottimizzazione “intelligente” di DNA Ambiente ha un nome inglese: Hive Waste, un’espressione che rimanda a uno dei modelli organizzativi più efficienti del mondo animale, quello delle api. Lavorando in integrazione con la suite ECOS e con la piattaforma di localizzazione satellitare Arcoda Sat, Hive Waste inizia “studiando” i dati storici dei conferimenti per formulare previsioni. Usa poi innovativi algoritmi evolutivi per elaborare percorsi ottimali al fine di ridurre i tempi e i km (e, quindi, le emissioni di CO2), minimizzare il numero di prese e bilanciare le attività tra gli operatori.
E la cartografia per monitorarli
Su ogni mezzo è stata inoltre installata una piccola apparecchiatura di localizzazione satellitare (GPS), che invia continuamente la posizione al sistema in cloud. In questo modo, tramite il portale Arcoda Sat, il personale addetto alla supervisione può verificare da remoto e in tempo reale dove si trova il veicolo e fruire di una visione cartografica dello storico dei percorsi effettuati. Mentre l’attività di raccolta sul campo prosegue, i processi vengono tracciati in automatico, registrando tutti i dati necessari ai fini di analisi e rendicontazione per garantire il rispetto degli standard di qualità richiesti dall’Autorità di regolazione, ARERA.
Efficienza e rispetto della normativa
La nostra scelta è stata guidata dalla volontà di ottimizzare i processi e di coniugare efficienza gestionale e adempimenti normativi, in particolare quelli richiesti da ARERA” – Giovanna Emilia Fraternale, Direttrice Generale di Marche Multiservizi Falconara.
Il nuovo sistema di regolazione avviato da ARERA ha infatti accelerato il processo di transizione digitale della gestione ambientale: solo l’evoluzione tecnologica applicata al settore rifiuti può consentire di gestire e rendicontare l’enorme mole di dati generati per monitorare le performance. “Dobbiamo imparare a usare tecnologie nuove, modi di lavorare diversi”, chiosa Fraternale. “E solo un sistema informatico integrato può consentirci di stare al passo coi tempi, garantendo il conseguimento degli obiettivi al minor costo possibile”.